É disciplinato dall’art. 595 c.p., secondo cui “chiunque, comunicando con più persone, offende l’altrui reputazione é punito con la reclusione fino a un anno o con la multa fino a milletrentadue euro”.
Con l’avvento e lo sviluppo dei social network é stata sempre posta più in rilievo la problematica della “diffamazione online”, dato che molti sui social si sentono in diritto di offendere in virtù della cosiddetta libertà di pensiero.
Ebbene quest’ultima ha dei limiti ben precisi.
Tanto che in una recentissima pronuncia (di ieri!!! sentenza n. 3453, sez. V penale, del 26/01/2023) la Cassazione ha affermato che risponde del reato di diffamazione aggravata (art. 595, co. 3, c.p) chi scrive offese sulla bacheca di Facebook, rischiando così fino a 3 anni di reclusione!”